Chiarimento sull’esperienza. (1)
Questa pratica ha lo scopo di produrre un immediato alleggerimento delle tensioni interne motivate da conflitti non risolti oppure completamente negati. La negazione agisce generalmente attraverso l’oblio o attraverso la razionalizzazione ed ha come conseguenza che le difficoltà vengono rimosse senza che sia possibile elaborarle al livello che loro corrisponde.
Mi trovo in una stanza, seduto accanto a una persona che non conosco ma nella quale ho la massima fiducia. Ha tutte le caratteristiche del buon consigliere: bontà, saggezza e forza. Però molti lo chiamano con il pittoresco nomignolo di “spazzacamino”.
Sono venuto a consultarlo su alcuni problemi personali e, dal canto suo, ha risposto che le mie tensioni interne sono talmente forti che la cosa più consigliabile è fare un esercizio di “pulizia”.
La sua discrezione è tale che, essendo egli seduto accanto a me senza mai guardarmi direttamente, io posso esprimermi con maggiore libertà. In questo modo stabiliamo un ottimo rapporto.
Mi invita a distendermi del tutto, rilassando i muscoli. Mi aiuta, posando le sue mani sulla mia fronte e sui vari muscoli della faccia. (*)
Poi mi prende la testa e la muove da sinistra a destra, avanti e indietro perché rilassi il collo e le spalle. Mi fa notare quanto sia importante che gli occhi e la mandibola rimangano morbidi. (*) Successivamente mi chiede di rilassare i muscoli del tronco. Prima quelli davanti. Poi quelli dietro. (*)
Non si è preoccupato delle tensioni delle braccia e delle gambe perché, a quanto assicura, quelli si distendono da soli come conseguenza del lavoro precedente. Ora mi raccomanda di sentire il corpo molle, come di gomma; “tiepido” e pesante, fino a raggiungere una sensazione soffice e gradevole. (*)
Mi dice: “Andiamo dritti al punto. Studi fino all’ultimo dettaglio il problema che l’affligge. Pensi che non sono qui per giudicarla. Io sono un suo strumento e non il contrario”. (*)
“Pensi – continua – a quello che non direbbe a nessuno per nessun motivo al mondo. (*)
“Me ne parli – dice – dettagliatamente. (*)
“Se lo desidera, vada avanti a dirmi tutto quello che le farebbe bene comunicare. Lo dica senza preoccuparsi della forma e dia libero sfogo alle sue emozioni”. (*)
Passato un certo tempo, lo spazzacamino si alza e prende un oggetto lungo, leggermente curvo. Si ferma davanti a me e dice: “Apra la bocca!” Io obbedisco. Poi sento che mi introduce una specie di lunga pinza che mi arriva fino allo stomaco. Però mi accorgo che non mi fa male… Tutto ad un tratto, grida: “L’ho preso!” e comincia a ritirare l’oggetto, poco alla volta. All’inizio mi pare di sentirmi strappare qualcosa, ma poi sento prodursi in me una agitazione piacevole, come se dalle viscere e dai polmoni si andasse staccando un qualcosa che vi aderiva da molto tempo. (*)
Va ritirando la pinza. Mi stupisco nel sentire che, insieme a questa, sta uscendo dalla mia bocca una forma dolciastra, maleodorante e viscida che si contorce… Alla fine lo spazzacamino depone quell’essere schifoso in un’ampolla trasparente, mentre io provo un immenso sollievo, come una purificazione interna del mio corpo.
In piedi e a bocca aperta, osservo la ripugnante “cosa” che si va sciogliendo fino a trasformarsi in un’informe gelatina. Di lì a poco è già un liquido scuro; poi si schiarisce per consumarsi e infine svanire come gas nell’atmosfera. In meno di un minuto l’ampolla è tornata perfettamente limpida.
“Vede, dunque – dice lo spazzacamino -; ecco perché questo procedimento si chiama “pulizia”. In fondo, oggi non è stato male. Una piccola dose di problema quotidiano con un po’ di umiliazione; un po’ di tradimento con un pizzico di senso di colpa. Risultato: un piccolo mostro che le impediva di avere dei buoni sonni, una buona digestione e altre buone cose. Se sapesse… A volte ho tirato fuori dei mostri enormi. Beh, non si preoccupi se le rimarrà per un po’ una sensazione sgradevole… La saluto”.
Raccomandazione
Verificare se al termine dell’esperienza si è registrata la sensazione di alleggerimento. Comprovare se nella vita di tutti i giorni i problemi raccontati durante la « catarsi » hanno perso forza o se almeno sono stati compresi ad un livello meno conflittivo.
Nota (1)
Vedere « Sondaggio catartico » e « Catarsi» nelle lezioni 23, 24 e 25 del Capitolo: «Operativa » del libro di « Autoliberazione » (v. biblioteca del sito).
Durante l’esperienza, una ragazza aveva disturbato il lavoro di gruppo con strane frasi, pronunciate a mezza voce e accompagnate a volte da scoppi di pianto e da movimenti bruschi. Quando il lavoro fu terminato disse al gruppo: “Vi prego di scusarmi se vi ho disturbato, però è successa una cosa molto importante per me. Credo che per la prima volta in vita mia sono stata capace di raccontare ad un’altra « persona » alcune situazioni che mi producono molta sofferenza. Quando lo Spazzacamino ha estratto le pinze, dal mio interno è uscito una specie di serpente che io metto in relazione con tutti i miei problemi. Credo ora di comprendere molto bene quale è il significato degli esorcismi e del « togliere i demoni dal corpo ». In questa espressione figurata c’è una grande conoscenza…….. voglio aggiungere anche un’altra cosa e cioè che sono sorpresa di parlare di me in pubblico e questo non ricordo di averlo mai fatto; ed è stata proprio questa impossibilità di parlare che mi ha prodotto la timidezza e la vigliaccheria che tutti mi hanno sempre rimproverato. Vi chiedo scusa e nello stesso tempo vi ringrazio per non aver interrotto questo mio processo interno, che è stato tanto ma tanto importante per me.”
N.d. redazione: il testo segnato con (1) relativo ai chiarimenti, raccomandazioni e note era presente nella edizione del 1980, l’autore nella revisione eseguita nel 1988, lo ha sostituito con le attuali note. Il libro è stato così pubblicato nel 1989 in 16 lingue.
La redazione ha ritenuto utile inserire il succitato testo originario in quanto permette un’ approfondimento delle narrazioni e dei giochi di immagine, non solo come opere letterarie, ma come “modello di meditazione dinamica, il cui oggetto è la vita di chi medita e la cui intenzione è individuare e superare i conflitti.
Le esperienze guidate permettono, a coloro che le praticano,di riconciliarsi con se stessi, superando le frustrazioni ed i risentimenti passati, ordinando le attività presenti e dando al futuro un senso che elimini le angosce, i timori ed il disorientamento.