A – Lo schema mostra un sistema semplice: gli stimoli arrivano alla coscienza e quest´ultima agisce rispondendo.
Esercizio. L’insegnate saluta gli allievi e gli allievi rispondono. Risposta cosciente ossia scelta. L’insegnate stimola gli allievi in modo tale che loro attivino delle risposte senza pensare, ossia meccaniche.
B – Il secondo schema considera che gli stimoli possono essere sia esterni al corpo sia interni. Gli stimoli sono ricevuti dai sensi come sensazioni e portati alla coscienza come percezioni (cioè come sensazioni strutturate). La coscienza agisce creando immagini che portano energia ai centri, i quali organizzano le risposte che, a seconda dei casi, possono essere esterne o interne.
Con una maggiore attenzione possiamo descrivere come nel vostro rispondere al mio saluto siano intervenuti anche altri fattori.
Il suono della mia voce è arrivato all’orecchio e agli occhi, SENSI, poi è stato percepito dalla COSCIENZA, la coscienza ha configurato l’immagine visiva e sonora di un tale che saluta e tale immagine è stata indirizzata al centro motorio, per cui voi avete alzato la mano e mi avete SALUTATO, di questa operazione inoltre avete avuto anche una sensazione interna che avete avvertito come piacevole o no.
C – Lo schema III è più completo. In esso vengono fatte distinzioni tra i due sistemi di sensi: gli esterni (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) e gli interni (cenestesici: dolore, temperatura, tensione muscolare, ecc.; cinestesici: posizione e movimenti del corpo).
Gli stimoli provenienti dall´esterno e dall´interno arrivano alla coscienza come percezioni, imprimendosi contemporaneamente nella memoria. A sua volta la memoria invia stimoli alla coscienza come ricordi. La coscienza produce immagini che agiscono sui centri, i quali, a loro volta, danno risposte esterne (motorie) o interne (vegetative).
Ogni risposta data da un centro è captata dai sensi interni e dalla coscienza; grazie a questo, si ha cognizione delle operazioni effettuate (retroalimentazione della risposta) che vengono inoltre impresse nella memoria. Questa è la base dell´apprendimento, che si perfeziona con la ripetizione delle operazioni.
Commento ed interscambio sui diversi apparati dello psichismo
Tabella 1 – Psichismo | |
PSICHISMO | Sistema integrato e dinamicamente interregolato formato da:
a. sensi – b. memoria – c. coordinatore – d. livelli – e. centri |
a. Sensi | Apparati o funzioni dello psichismo che registrano gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno al corpo (sensi esterni ed interni, rispettivamente). I vari sensi sono in continua attività, funzionano simultaneamente mantenendo una relazione strutturale sia tra di loro sia con gli apparati di memoria e di registrazione. |
Si possono classificare in:
A) Sensi fisici: vista, udito. I sensi interni si suddividono a loro volta in: 1) Sinestesico, che fornisce i dati relativi alle sensazioni che provengono dall’intracorpo; |
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b. Memoria | Funzione dello psichismo che regola i tempi e immagazzina i vissuti o sensazioni, generati dagli stimoli esterni ed interni, codificandoli, ordinandoli in base allo stato della struttura psichica nel momento dell´impressione. La memoria paragona ogni nuova sensazione con sensazioni precedenti. Le sensazioni immagazzinate possono essere proiettate sia nel presente che nel futuro. Di entrambe queste operazioni – attualizzazione o ricordo e proiezione o immaginazione – si ha sensazione. L´attività della memoria è legata in modo strutturale a quella dei sensi, a quella dell´apparato di registrazione ed al livello di coscienza. |
c. Coordinatore | Si potrebbe definire anche Coscienza delle operazioni dello psichismo.
1. Chiamiamo coscienza il vissuto relativo all’apparato che coordina e struttura le sensazioni, le immagini ed i ricordi. Data la dinamica delle operazioni che registra, questo apparato è esso stesso in continua dinamica; tuttavia la sua costituzione deve essere tale da conferirgli anche una certa unità ed identità. In certi casi esso viene identificato con l´IO; tale identificazione avviene man mano che le sensazioni del corpo si sommano e si codificano all´interno di un campo di memoria. Non c´è io senza sensazione, immagine o ricordo. Anche quando l´io percepisce se stesso, utilizza queste tre vie, sia che esse forniscano informazioni vere che informazioni illusorie. 2. Chiamiamo coscienza il sistema di coordinamento e di registrazione dello psichismo umano. Precisiamo che ci riferiamo allo stesso apparato anche quando, secondo le funzioni che esso compie, utilizziamo denominazioni diverse: infatti, se coordina, lo chiamiamo coordinatore, se registra registratore. Non consideriamo cosciente alcuna operazione dello psichismo nella quale non siano presenti funzioni di coordinamento. |
d. Livelli | Sono le differenti modalità di funzionamento del circuito coscienza-sensi-memoria-centri. I livelli di coscienza possono essere distinti in base al tipo di operazioni che vengono effettuate e al vissuto di esse. Senza tali operazioni – o contenuti – non esiste vissuto dei livelli di coscienza. Questi compiono la funzione di compensare e strutturare tutta l´informazione in arrivo per ristabilire l´energia psichica.
Distinguiamo vari livelli di coscienza: A) livello di sonno profondo |
e. Centri | Sintesi concettuale relativa al meccanismo dello psichismo che effettua le risposte al mondo della sensazione. Le risposte sono la manifestazione delle attività dei centri nell´ambiente esterno e/o interno. In base al tipo di risposta distinguiamo i seguenti centri: intellettuale, emotivo, motorio, sessuale, vegetativo |
Il quarto schema contiene i precedenti, per semplificare non sono state menzionate le vie associative ed astrattive, e lo “schermo” delle operazioni della coscienza o spazio di rappresentazione che verrà spiegato più avanti. Si sono segnalate le risposte dei centri con una semplice freccia, senza rilevare le risposte codificate complete, come ad esempio i ruoli di condotta.
Le connessioni tra sensi, memoria e coscienza rivelano aspetti di grande importanza nel funzionamento dello psichismo. Tali circuiti di connessione lavorano autoregolandosi perfettamente. Così nel momento in cui il coordinatore opera un’appercezione della percezione, l’evocazione ne è inibita e, inversamente, l’appercezione della memoria inibisce la percezione; similmente l’ingresso di stimoli interni è frenato nel momento in cui intervengono quelli esterni, e viceversa.
L’autoregolazione maggiore è evidente nei cambi del livello di lavoro, in cui all’aumentare del sonno (vale a dire al diminuire della veglia) i meccanismi di reversibilità si bloccano, mentre si liberano completamente i meccanismi associativi; da parte loro, nel momento stesso in cui iniziano il proprio lavoro, i meccanismi critici inibiscono quelli associativi e lo stato di veglia aumenta.
Anche tra i sensi esiste un’interregolazione automatica: quando la vista si acutizza diminuiscono tatto, olfatto e udito e la stessa cosa vale per tutti i sensi (ad esempio si usa chiudere gli occhi per udire meglio).
Esercizi
- Azione dei sensi
- Azione della memoria
- Azione della coscienza
- Livelli di coscienza
- Centri di risposta