E’ quella di preservare l’integrità dell’individuo che cerca di soddisfare le proprie necessità, orientandosi per mezzo dei registri di dolore e di piacere. La mancata soddisfazione di una necessità provoca dolore, che viene registrato come aumento di tensione. In realtà, è bene precisare che ciò che determina il comportamento non sono le necessità, ma i registri di dolore e di piacere.
Studiando la funzione del comportamento da un altro punto di vista, diciamo che la coscienza tende a compensare il mondo in modo strutturale e per far questo essa organizza un sistema di risposte che in generale chiamiamo comportamento o condotta. Le risposte possono essere reattive o differite a seconda del tempo che impiegano a manifestarsi all’esterno. Le risposte possono anche essere interne, cioè non uscire dal corpo ma agire direttamente su di esso. Precisiamo che la condotta compensatoria può essere messa in atto perché nella coscienza è sorta in precedenza un’immagine che ha posto in attività i centri. Esaminando il caso del nucleo d’insogno (v. INSOGNO, nucleo di), in cui non si possiede un’immagine, osserviamo che ciò che sorge nella coscienza ed agisce sui centri è un’immagine compensatoria del nucleo e non il nucleo stesso.