Il tempo del dolore è “l’istante”, perché lo stimolo doloroso fa reagire la struttura psicofisica, che lo percepisce in modo tale che essa invia una risposta tendente a modificare, il più presto possibile, lo stimolo stesso e a prevenire, così, l’aumento di tensione. Al contrario, quando lo stimolo è piacevole, la risposta della struttura tende a farlo permanere. In quanto alla misura temporale esterna dello stimolo doloroso, la psicologia sperimentale ha dato notevoli apporti. Questa messa a fuoco esula senza dubbio dal nostro campo di studio.