A – In natura, dopo molti tentativi, iniziarono a svilupparsi i mammiferi, in forme differenti e innumerevoli; tali mammiferi si diversificarono in vario modo, fino ad arrivare, in epoca recente, agli ominidi, con i quali iniziò lo sviluppo specifico dello psichismo.
B – Un salto notevole si produsse quando tra gli ominidi iniziò la codificazione dei segni nel linguaggio dei suoni e dei gesti; i segni codificati si sono poi fissati con maggior permanenza (simboli impressi in memoria).
B1 – Tali simboli migliorano la comunicazione che mette in relazione sia gli individui tra loro sia questioni d’importanza vitale per gli individui stessi, riferite all’ambiente in cui vivono. La memoria si amplia; non è solo trasmissione genetica e memoria individuale, perché grazie alla codificazione di segnali i dati possono essere immagazzinati e trasmettersi segnicamente, crescendo così l’informazione e l’esperienza sociale.
B2 – Successivamente si assiste a un secondo salto di livello: i dati di memoria si rendono indipendenti dall’apparato genetico e dall’individuo e appare così la memoria diffusa, che dai primi segni su muri e tavolette d’argilla è andata crescendo fino a prendere la forma di alfabeti che rendono possibili testi, biblioteche, centri d’insegnamento e così via. L’aspetto più rilevante, in quest’ottica, è che lo psichismo esce da se stesso e si plasma nel mondo.
Passaggio dal paleolitico al neolitico. Parallelamente è cresciuta la locomozione, grazie all’ingegno che da un lato ha elaborato macchinari non esistenti in natura e dall’altro ha addomesticato vegetali e animali, permettendone lo spostamento attraverso acque, praterie, montagne e boschi: dalle popolazioni nomadi fino alla locomozione e alla comunicazione che al giorno d’oggi ha raggiunto un notevole sviluppo. Con la coltivazione dei vegetali, operata dai primi agricoltori, la nutrizione, dalla primitiva fase di raccolta, caccia e pesca, si è perfezionata e continua a svilupparsi con l’addomesticamento degli animali, con progressivi sistemi d’immagazzinamento, conservazione e sintesi di nuovi alimenti e, conseguentemente, con la loro distribuzione.
La riproduzione organizza i primi gruppi sociali (orde, tribù e famiglie) che si stanziano in luoghi stabili dando luogo a popolazioni rudimentali che, più tardi, raggiungono forme d’organizzazione sociale complessa, cui partecipano contemporaneamente, in uno stesso momento storico e geografico, diverse generazioni. La riproduzione subisce importanti trasformazioni, fino al momento attuale, in cui già s’intravedono tecniche di produzione, modificazione, conservazione e mutazione di embrioni e geni.
Lo psichismo è diventato sempre più complesso, riflettendo tutte le tappe già precedentemente compiute. Anche gli apparati di risposta si sono specializzati, come per esempio i centri neuro-ormonali che, da un’originale funzione neurovegetativa, si sono sviluppati fino a un intelletto di crescente complessità.
La coscienza, secondo il grado di lavoro interno ed esterno, ha raggiunto livelli che, da un sonno profondo, sono passati al dormiveglia e infine a uno stato di veglia ogni volta più lucida.
Lo psichismo sembra essere il coordinatore della struttura essere vivente/ambiente; vale a dire, della struttura coscienza/mondo. Il risultato di tale coordinazione è l’equilibrio instabile nel quale tale struttura lavora ed elabora.
Inoltre, nell’essere umano è presente un sistema di relazioni con l’ambiente, sistema che non può essere considerato un apparato localizzabile neuro-fisiologicamente e che chiameremo “comportamento”. Un caso particolare del comportamento psicologico nella relazione interpersonale e sociale è quello della “personalità”. La struttura della personalità serve all’adattamento, dovendo adattarsi continuamente a situazioni diverse e variabili presenti nell’ambiente interpersonale; questa accertata capacità di adeguamento esige una complessa dinamica situazionale che ancora una volta dovrà essere coordinata dallo psichismo, mantenendo l’unità della struttura completa.
D’altra parte ancora, il processo biologico che una persona attraversa, dalla nascita all’infanzia passando per l’adolescenza, la giovinezza, la maturità e la vecchiaia, modifica in modo molto marcato la struttura interna, che a sua volta attraversa fasi vitali contrassegnate da bisogni e relazioni ambientali differenti (inizialmente c’è la dipendenza dall’ambiente, si passa poi ad occuparvi un posto e ad espandersi tendendo a conservare la posizione e, finalmente, c’è un allontanamento). Anche questo processo avrà bisogno di una coordinazione precisa.