Distinguiamo differenti gradi di evocazione che dipendono dall’intensità con cui un dato è stato registrato ed impresso. Esiste una soglia di memoria che corrisponde alla soglia di percezione; un dato che si trova al di sotto di essa (subliminale) non viene registrato dalla coscienza ma viene però impresso nella memoria insieme allo stato particolare in cui la struttura psichica si trovava al momento dell’impressione. A partire da questa soglia, al di sotto della quale non può esserci evocazione, il grado dell’evocazione stessa aumenta all’aumentare dell’intensità e della frequenza con cui un dato è stato impresso. L’evocazione raggiunge il suo massimo grado nel ricordo automatico in cui c’è un riconoscimento veloce del dato evocato: questo è il caso del linguaggio (v. MEMORIA, leggi di impressione nella).