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Description.
DOLORE, tempo del.
Il tempo del dolore è “l’istante”, perché lo stimolo doloroso fa reagire la struttura psicofisica, che lo percepisce in modo tale che essa invia una risposta tendente a modificare, il più presto possibile, lo stimolo stesso e a prevenire, così, l’aumento di tensione. Al contrario, quando lo stimolo è piacevole, la risposta della struttura tende … Continua a leggere…
DOLORE, vie del.
Il dolore in generale sorge per le vie della sensazione, dell’immaginazione e del ricordo. Esistono sensazioni illusorie, immagini illusorie e ricordi illusori. Queste sono le vie illusorie della sofferenza (v. SENSAZIONE) (v. IMMAGINE) (v. RICORDO). Riconosciamo che queste stesse vie intervengono in ogni operazione della mente e nella costituzione stessa dell’io. Tuttavia il dolore o … Continua a leggere…
DOLORE.
Il registro di uno stimolo spiacevole viene chiamato genericamente dolore; esso corrisponde sempre a un aumento di tensione. Quando la fonte di questo registro ha una localizzazione precisa nel corpo, parliamo di dolore in senso stretto; il dolore viene registrato attraverso la via della sensazione (v. SENSAZIONE). Quando invece tale registro ha la sua radice … Continua a leggere…
EVOCAZIONE, gradi della.
Distinguiamo differenti gradi di evocazione che dipendono dall’intensità con cui un dato è stato registrato ed impresso. Esiste una soglia di memoria che corrisponde alla soglia di percezione; un dato che si trova al di sotto di essa (subliminale) non viene registrato dalla coscienza ma viene però impresso nella memoria insieme allo stato particolare in … Continua a leggere…
EVOCAZIONE.
Atto intenzionale della coscienza sulla memoria. Quando evoca, la coscienza cerca dati già impressi in una determinata frangia di ricordi (v. REVERSIBILITA’). Questi dati risultano organizzati, ordinati nella memoria in base allo stato globale della struttura psichica nel momento dell’impressione. Infatti i dati in questione sono stati impressi insieme a quelli relativi agli altri sensi … Continua a leggere…
FORMA.
A) Si chiama forma in generale la strutturazione che la coscienza effettua con gli impulsi. B) Le forme sono ambiti di registro interno che permettono di strutturare i fenomeni. C) Quando gli impulsi sono già stati tradotti dalle vie astrattive o associative della coscienza possiamo identificare quasi esattamente le forme con le immagini. D) Nel … Continua a leggere…
IMMAGINAZIONE.
A) Attività della coscienza in cui opera il meccanismo associativo (v. ASSOCIAZIONE). Distinguiamo tra immaginazione libera, in cui il meccanismo associativo opera liberamente, producendo immagini che si impongono alla coscienza specialmente nei livelli di sonno e di dormiveglia – e immaginazione diretta, in cui le immagini vengono associate secondo un piano ordinato proposto dalla coscienza con … Continua a leggere…
IMMAGINE, funzione della.
A) Attivare i centri di risposta per allontanare la struttura psicofisica dagli stimoli dolorosi e per avvicinarla a quelli piacevoli. L’attivazione dei centri può essere dovuta anche ad immagini prodotte dalla memoria e non solo dalle sensazioni; in questo caso sono i dati di memoria – piacevoli o spiacevoli – che mettono in moto l’immaginazione, … Continua a leggere…