A) Assumere la posizione corporea migliore permessa dalla situazione esterna, eliminando le tensioni non necessarie.
B) Evitare di addormentarsi, ricorrendo per questo ad una posizione di equilibrio instabile, lavorando sui sistemi di tensioni in modo simmetrico, in base alle sequenze: viso, testa, collo, membra e torace in generale.
C) Ripassare mentalmente per gli stessi punti.
D) Approfondire il lavoro toccando i punti più interni: fare attenzione al registro cenestetico degli occhi, della testa e del tronco.
E) Sperimentare, appoggiandosi a registri, sensazioni sempre più interne di “morbidezza”, di “caduta”, ecc.