Quando ad un simbolo viene dato un valore convenzionale in un senso operativo, questo si converte in segno. Ad esempio, nella cartografia e nella statistica, i cerchi, i quadrati, i triangoli, ecc. possono rappresentare aree o valori che in relazione al numero o all’argomento visualizzano grandezze o stabiliscono comparazioni (figura 111)
In alcune correnti di psicologia sociale, il triangolo rappresenta l’uomo ed il cerchio la donna; le relazioni stabili sono rappresentate da linee rette e quelle instabili con ritmi di curve; la ricerca con una retta che termina con una punta a freccia diretta verso un lato o l’altro a secondo il caso; il rifiuto con una linea retta formata da di punti che terminano in una freccia.
Le relazioni di un gruppo umano si possono rappresentare da simboli convertiti in segni e connettive segniche (figura 112)
Le allegorie svolgono, molto frequentemente, funzioni segniche. Il fulmine, per esempio, può rappresentare l’elettricità; e l’immagine di un uomo che sta per cadere fulminato allegorizza la morte.
Quando le due allegorie (il fulmine e la figura umana) appaiono nello stesso campo questo si può facilmente interpretare come: “elettricità, pericolo di morte” (figura 113)