Una delle funzioni è quella di compensare, attraverso il racconto, la difficoltà di comprendere globalmente una situazione, agendo con la stessa meccanica degli insogni e del nucleo di insogno. Anch’essi, di fatto, si occupano di compensare difficoltà di situazioni.
Quando non è compreso in modo adeguato un fenomeno le allegorie operano con grande facilità, in quanto mancano spiegazioni razionali. Il fenomeno è trasformato in un racconto giacché non è possibile farne una descrizione precisa.
Se non si intende bene il fenomeno del tuono, è assai probabile che si cominci a raccontare la storia di qualcuno che corre con un carro per il “selciato dei cieli” producendo quel frastuono.
Lo stesso vale per i fenomeni psichici: quando non si capisce ciò che succede nel mondo interno, sorgono i racconti per spiegarlo.
Si allegorizza una situazione reale perché si crede e si agisce su di essa in modo indiretto.
Le allegorie non si riferiscono solamente a immagini visive, ma a nomi, parole e frasi. I colori, dal nero assorbente al bianco luminoso, ponderano e modificano la situazione e pertanto l’allegoria (figure 132 e 133)